lunedì 31 agosto 2020

Lavori di ammodernamento, chiuso un chilometro di E45: la viabilità alternativa

Lavori di ammodernamento, chiuso un chilometro di E45: la viabilità alternativa

Proseguono i lavori di ammodernamento della E45 dove, a partire da giovedì 3 settembre, saranno attive limitazioni notturne in provincia di Forlì-Cesena.

Nel dettaglio fino alla mattina del 5 settembre, nella fascia oraria...

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sabato 29 agosto 2020

Fuochi di Corzano, il sindaco: "Raffiche di vento, non accendeteli"

Fuochi di Corzano, il sindaco: "Raffiche di vento, non accendeteli"

"Cari cittadini, vi scrivo per sconsigliare  l'accensione dei fuochi di Corzano a causa delle condizioni non favorevoli della giornata odierna. Le raffiche di vento che stanno interessando il nostro territorio, per le quali &egrave...

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venerdì 28 agosto 2020

Lavori di ammodernamento sulla E45, chiuso nella fascia notturna un tratto di 4 chilometri

Lavori di ammodernamento sulla E45, chiuso nella fascia notturna un tratto di 4 chilometri

Proseguono da parte di Anas i lavori di ammodernamento della E45 dove, a partire da lunedì 31 agosto, saranno attive limitazioni notturne in provincia di Forlì-Cesena. Nel dettaglio fino al 2 settembre, nella fascia oraria compresa tra...

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mercoledì 26 agosto 2020

E45, un incidente in mattinata fa deviare il traffico sulla viabilità secondaria

E45, un incidente in mattinata fa deviare il traffico sulla viabilità secondaria

Un incidente in mattinata ha bloccato il traffico sulla E45, causando la chiusura della corsia in direzione Roma al chilometro  210,500, nel tratto cesenate. Si è verificato un incidente di lieve entità che ha coivolto un furgone...

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Incidente per un furgone sulla E45, traffico deviato sulla viabilità secondaria

Incidente per un furgone sulla E45, traffico deviato sulla viabilità secondaria

Un incidente ha bloccato il traffico sulla E45, è temporaneamente chiusa la corsia in direzione Roma al chilometro  210,500, nel tratto cesenate, a causa di un incidente di lieve entità che ha coivolto un furgone. Il traffico...

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martedì 25 agosto 2020

E45, lavori notturni nella galleria: chiusa al traffico la carreggiata

E45, lavori notturni nella galleria: chiusa al traffico la carreggiata

Lavori in arrivo sulla E45, da giovedì 27 a lunedì 31 agosto saranno eseguiti interventi di manutenzione all’interno della galleria “della Spagnola” (dal km 166,262 al km 166,512) nel comune di Verghereto.

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Covid, fino a 3mila euro per il sostegno agli affitti, anche per gli studenti universitari

Covid, fino a 3mila euro per il sostegno agli affitti, anche per gli studenti universitari

A pochi mesi dalla conclusione del lockdown, l’Unione dei Comuni della Valle del Savio lancia il bando per la concessione dei contributi economici fino a 3 mila euro a tutti coloro, inquilini, lavoratori e studenti universitari compresi, che...

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Infrastrutture, Montalti (Pd): "Intervenire sulla E45, rischio interruzioni è alto"

Infrastrutture, Montalti (Pd): "Intervenire sulla E45, rischio interruzioni è alto"

Destinare risorse sulla statale E45 e sul sistema stradale collegato. Lo chiede in un'interrogazione alla Giunta Lia Montalti (Partito democratico), per scongiurare "il rischio di interruzioni per mancanza di collegamenti secondari&quot...

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Bagno di Romagna, il Comune rimborsa l'aumento degli abbonamenti del trasporto scolastico

Bagno di Romagna, il Comune rimborsa l'aumento degli abbonamenti del trasporto scolastico

All’indomani dell’avvio della campagna vendita degli abbonamenti al trasporto scolastico 2020/2021 da parte di Start Romagna, il Sindaco di Bagno di Romagna ha anticipato alle famiglie residenti nel Comune termale la decisione di...

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Infrastrutture, Il M5S: "Tra le priorità del territorio 'dimenticata' la E45"

Infrastrutture, Il M5S: "Tra le priorità del territorio 'dimenticata' la E45"

Il M5S cesenate interviene con una nota sul problema infrastrutture: "Il 20 agosto 2020 durante il confronto interno al PD sul tema del futuro delle infrastrutture romagnole tenutosi a Cesena, alla presenza del Ministro Paola De Micheli, e...

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Le letture sotto le stelle continuano con "La Terra. Un pianeta da amare" di Manuela Cecchetti

Le letture sotto le stelle continuano con "La Terra. Un pianeta da amare" di Manuela Cecchetti

Prosegue la rassegna “Letture sotto le stelle” ideata dal Comune di Bagno di Romagna.

Martedì 25 agosto l’insegnante e scrittrice cesenate Manuela Cecchetti presenta il suo volume “La Terra... Un pianeta da...

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lunedì 24 agosto 2020

Tagliaferri (Fdi): “La Regione risolva il pluridecennale problema della E45"

Tagliaferri (Fdi): “La Regione risolva il pluridecennale problema della E45"

“La Regione risolva il pluridecennale problema della strada statale E45, i cui continui disservizi arrecano danni ai cittadini e alle imprese”. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi)...

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domenica 23 agosto 2020

Sbatte contro un sasso mentre va in mountain bike sul sentiero: soccorso con l'elicottero

Sbatte contro un sasso mentre va in mountain bike sul sentiero: soccorso con l'elicottero

Due amici sono parti domenica mattina alla buon ora per fare un giro in mountan bike nei sentieri, dedicati a questo tipo di attività, che si sviluppano intorno alle montagne di Bagno di Romagna. Partiti dal lago San Francesco, si sono...

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sabato 22 agosto 2020

Si sente male sul sentiero della diga di Ridracoli: portato in ospedale

Si sente male sul sentiero della diga di Ridracoli: portato in ospedale

Un uomo di 57 anni residente a Firenze sabato si trovava con la famiglia e amici a fare una gita alla diga di Ridracoli, nel comune di Bagno di Romagna. Lasciata la macchina al parcheggio della diga, la comitiva ha imboccato il sentiero cai 239...

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L'incontro del Pd e il punto sulle infrastrutture, il sindaco Baccini: "Vuoto di memoria sulla E45?"

L'incontro del Pd e il punto sulle infrastrutture, il sindaco Baccini: "Vuoto di memoria sulla E45?"

A seguito del confronto interno al PD sul tema del futuro delle infrastrutture romagnole che si è tenuto a Cesena, organizzato dal consigliere regionale Massimo Bulbi ed alla presenza del Ministro Paola De Micheli, dell’assessore...

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L'incontro del Pd e il punto sulle infrastrutture, il sindaco Baccini: "Vuoto di memoria sulla E45?"

L'incontro del Pd e il punto sulle infrastrutture, il sindaco Baccini: "Vuoto di memoria sulla E45?"

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In fiamme un rifugio nel Parco delle Foreste Casentinesi: intervengono i pompieri

In fiamme un rifugio nel Parco delle Foreste Casentinesi: intervengono i pompieri

Sabato mattina, intorno alle 7, è scoppiato un incendio al rifugio 'Tiglie' a Bagno di Romagna, all'interno del parco delle Foreste Casentinesi. Le fiamme hanno intaccato la struttura in legno, producendo danni dovuti alla...

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venerdì 21 agosto 2020

21 agosto 1944: l’eccidio della Fornace Bisulli di Meldola

Marco Viroli e Gabriele Zelli nel libro “Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna” – numero 4 – hanno ricostruito le storie delle stragi di Tavolicci, del Carnaio e della Fornace Bisulli di Meldola. Di quest’ultima ricorre l’anniversario il 21 agosto. Sabato 22 agosto, alle ore 10,00, l’Amministrazione comunale e l’ANPI di Meldola organizzeranno una cerimonia per ricordare la tragica vicenda che Viroli e Zelli così raccontano.

A Meldola il cosiddetto Cippo La Fornace, in via Roma 173, ricorda la fucilazione di diciotto uomini, catturati durante un rastrellamento a Pieve di Rivoschio, avvenuta il 21 agosto 1944 da parte dei nazifascisti. Nella parte alta della stele è presente una stella, simbolo dell’VIII Brigata Garibaldi, operante nella zona. Nella lunetta è raffigurata una fanciulla (forse a rappresentare la Vittoria Alata) che porge a tre caduti la palma del martirio.
Il 20 agosto 1944, durante un rastrellamento effettuato in risposta a una serie di azioni compiute dai partigiani dell’VIII Brigata Garibaldi, truppe nazifasciste prelevarono dal piccolo centro di Pieve di Rivoschio tra le cento e le duecento persone, per la maggior parte contadini e braccianti, che successivamente furono condotte a Meldola, presso un capannone della Fornace Bisulli. Il giorno seguente diciotto tra loro vennero scelti e furono costretti a scavare una fossa comune. Quindi, posti di fronte al muro della fornace, vennero fucilati senza pietà. La vittima più giovane, Marcello Lombini, aveva solo 17 anni.
Originariamente la stele si trovava a ridosso del muro della fornace ed era stata inaugurata il 18 Agosto 1946 dal Comitato di Liberazione di Meldola. In seguito è stata trasferita nella attuale sede.

Riguardo all’eccidio della Fornace Bisulli, il sito straginazifasciste.it, in una scheda compilata da Roberta Mira, tutor didattico presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne e il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, riporta la seguente documentazione.
«Nella seconda metà di agosto del 1944 i tedeschi effettuarono un vasto rastrellamento contro l’8ª brigata Garibaldi nella zona tra le valli del Bidente, del Savio e del Borello concentrandosi su Pieve di Rivoschio, Meldola e Civitella di Romagna, mentre ai fascisti fu affidata la zona di Predappio-Porcentico. I partigiani riuscirono a sganciarsi dall’area del rastrellamento e poterono contrastare l’azione nazista con imboscate. Nel corso delle operazioni la violenza si rivolse contro i civili con uccisioni singole in diversi luoghi nei giorni 19, 20 e 21 agosto e culminò nella strage della fornace di Meldola il 21 agosto 1944. Numerosi uomini rastrellati (circa 180 secondo le fonti disponibili) furono portati a Meldola e vennero rinchiusi in uno stanzone all’interno della fornace di laterizi in località San Lorenzo. Gli uomini catturati lungo l’asse Cusercoli-Pieve di Rivoschio che coincideva con i luoghi di insediamento dei comandi dell’8ª brigata vennero separati dagli altri e sottoposti a pesanti interrogatori e torture. Il 21 agosto 1944, diciotto uomini furono fatti uscire dalla fornace e vennero costretti a scavare alcune fosse, all’interno delle quali i tedeschi occultarono i loro corpi dopo averli fucilati».

«Durante il rastrellamento che portò alla cattura degli uomini uccisi a Meldola, si registrarono incendi e devastazioni; due uomini catturati dai fascisti nella zona di Predappio-Porcentico furono fucilati dalle SS a Bagnacavallo (RA) il 27 agosto 1944: erano Ruffillo Balzani e Artemio Levi, fucilati con Antonio Cicognani; Alfredo Petrucci rastrellato con loro fu ucciso all’aeroporto di Forlì il 5 settembre 1944 dalle SS».

Va ricordato inoltre che don Pietro Tonelli e padre Vicinio Zanelli vennero uccisi a Pieve di Rivoschio il 21 agosto 1944, stesso giorno dell’eccidio alla Fornace Bisulli di Meldola.
Dalla scheda redatta dalla professoressa Roberta Mira è possibile ricavare l’elenco dettagliato delle vittime della strage:
– Alessandrini Alessandro, nato a Pieve di Rivoschio il 29/03/1880, colono. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 16/09/1943 al 21/08/1944.
– Bartolini Domenico. Civile.
– Bevoni Francesco, nato a Voltre di Civitella di Romagna il 24/04/1879, residente a Pieve di Rivoschio, mezzadro. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 02/01/1944 al 21/08/1944.
– Bertozzi Domenico nato a Sorbano il 13/06/1881, residente a Pieve di Rivoschio, bracciante. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 29/11/1943 al 21/08/1944.
– Biondini Antonio, nato a Sarsina il 03/08/1895, residente a Pieve di Rivoschio, contadino. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 02/01/1944 al 20/08/1944.
– Cangini Giovanni, nato a Cusercoli il 07/08/1904, bracciante. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 06/10/1943 al 21/08/1944.
– Castellucci Celso, nato a Civitella di Romagna il 28/06/1896, residente a Cigno di Civitella. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 01/01/1944 al 21/08/1944.
– Fantuzzi Attilio, nato a Sarsina il 18/02/1896, residente a Cusercoli, colono. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 06/11/1943 al 21/08/1944.
– Giusti Angelo, nato a Civitella di Romagna il 02/10/1924, residente a Cusercoli, operaio. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 15/02/1944 al 18/06/1944.
– Landi Domenico, nato a Sarsina il 30/11/1863, residente a Pieve di Rivoschio. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 30/09/1943 al 21/08/1944.
– Lombini Marcello, nato a Civitella di Romagna il 02/03/1927, residente a Cusercoli, garzone di fornaio. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 01/01/1944 al 30/11/1944.
– Mezzanotte Cesare, nato a Sarsina il 16/03/1916, residente a Giaggiolo, colono. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 06/11/1943 al 21/08/1944.
– Mondardini Salvatore, nato a Sarsina il 19/01/1862, residente a Santo Stefano di Sarsina, agricoltore. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 10/11/1943 al 21/08/1944.
– Nanni Marcello (Lello), nato a Civitella di Romagna il 02/10/1926, residente a Cusercoli, garzone. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 18/09/1943 al 28/06/1944.
– Orfei Antonio, nato a Bagno di Romagna il 30/09/1910, residente a Santa Sofia, bracciante. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 07/01/1944 al 21/08/1944.
– Pondini Francesco, nato a Pieve di Rivoschio il 01/04/1891, agricoltore. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 05/05/1944 al 21/08/1944.
– Secaroli Angelo. Civile.
– Soldati Pasquale, nato a Sarsina il 19/01/1891, residente a Pieve di Rivoschio, colono. Riconosciuto partigiano nell’8ª brigata Garibaldi dal 03/01/1944 al 21/08/1944».

Sul sito straginazifasciste.it viene precisato che: «buona parte delle vittime ottenne la qualifica di partigiano, ma l’età avanzata di molti fa ritenere probabile, nel loro caso, che si tratti di civili o di persone legate ai partigiani. Ravaglioli e Petrini nel loro libro segnalano Bertozzi come padre di un partigiano; inoltre scrivono di Bartolini che partecipò alla Resistenza, ma il suo nome non compare fra i caduti partigiani nella documentazione dell’Anpi e dell’Istituto per la storia della Resistenza di Forlì-Cesena.

Secondo il Diario di Mambelli erano partigiani Lombini, Nanni, Giusti, Cangini, Fantuzzi. Fantuzzi in più di una fonte è ricordato come il colono del podere che ospitò uno dei primi insediamenti partigiani della valle del Bidente tra Cusercoli e San Paolo in Aquiliano. La documentazione fascista coeva parla di quattordici ribelli e quattro persone conniventi.
– Leoni Giuseppe, nato l’11/02/1906, abitava a San Matteo di Meldola (FC) dove lavorava come operaio agricolo. Rastrellato con gli altri e rinchiuso nella fornace, fu selezionato per la fucilazione, ma il proprietario dell’azienda in cui lavorava intervenne presso i fascisti di Meldola per salvarlo. Leoni fu risparmiato. Civile.
– Sansavini Angelo, nato a Galeata (FC) il 07/04/1911, residente al podere Valle del Duca a Galeata. Rastrellato e rinchiuso nella fornace, fu inizialmente fatto uscire con gli uomini che dovevano essere fucilati, ma fu poi riportato all’interno dello stanzone. Fu tra gli uomini costretti a seppellire i corpi delle vittime. Dopo la strage di Meldola venne costretto a lavorare per i tedeschi seguendo le truppe prima verso Bologna, poi a Verona e infine venne inviato in Germania. Civile».

Infine, come riporta sempre il sito straginazifasciste.it, al termine del Secondo conflitto mondiale venne avviato «procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Forlì contro Arnaldo Feltrami, Romano Beltrami e Ezio Landi, accusati di aver partecipato materialmente alle sevizie delle vittime e alle uccisioni della fornace. Con sentenza del febbraio 1946 la Corte condannò Feltrami a 30 anni di reclusione, Beltrami e Landi a morte. Fu presentato ricorso in Cassazione. La Cassazione con sentenza 28/06/1946 annullò senza rinvio la sentenza della Corte d’Assise straordinaria di Forlì poiché mancavano le prove della colpevolezza dei tre condannati».

Articolo di Staff 4live.



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Bagno di Romagna, anche le "micro influencer" per promuovere il turismo: boom a Ferragosto

Bagno di Romagna, anche le "micro influencer" per promuovere il turismo: boom a Ferragosto

Ci siamo appena lasciati alle spalle un Ferragosto da tutto esaurito a Bagno di Romagna. Il mese principe della stagione della località dell’Alto Savio sembra aver registrato numeri confortanti per gli operatori del settore turistico...

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mercoledì 19 agosto 2020

Gita nel sentiero di montagna col brivido, brutta caduta per un'anziana: arriva il Soccorso alpino

Gita nel sentiero di montagna col brivido, brutta caduta per un'anziana: arriva il Soccorso alpino

Attimi di paura per una donna di 73 anni residente a Bologna. La signora è partita in mattinata per fare una gita con il figlio ed altri amici al rifugio Cà di Sopra, a Bagno di Romagna. 

Dopo aver lasciato la macchina...

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martedì 18 agosto 2020

"La sospensione della piscina coperta attiva risorse utili per un progetto strategico"

"La sospensione della piscina coperta attiva risorse utili per un progetto strategico"

Dopo gli interventi di Alice Buonguerrieri che si è dichiarata contraria alla chiusura della piscina comunale coperta di Bagno di Romagna, interviene l’Amministrazione comunale per voce del Sindaco Marco Baccini.

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lunedì 17 agosto 2020

Un eroe della nostra terra: Antonio “Tonino” Spazzoli, martire per la libertà

Mercoledì 19 agosto, alle ore 10,00, una rappresentanza del Comune di Forlì parteciperà ad una cerimonia commemorativa presso il cippo di Tonino Spazzoli di Coccolia. A seguire si svolgerà un momento di raccoglimento presso la tomba dei martiri partigiani, al Cimitero Monumentale di via Ravegnana. Ai due momenti saranno presenti i familiari di Tonino Spazzoli, nonché diversi aderenti a associazioni antifasciste e democratiche.

Di seguito si pubblica un testo di Marco Viroli e Gabriele Zelli su Tonino Spazzoli.
Alcuni chilometri dopo Coccolia e poco prima della Pieve di Longana sorge il cippo che ricorda il partigiano Antonio (Tonino) Spazzoli (1899 – 1944), un personaggio di assoluto rilievo della Romagna, in particolare per il ruolo svolto durante la lotta di Liberazione durante la quale fu preso, incarcerato, torturato e poi ucciso. Importante a questo proposito la testimonianza di Suor Pierina Silvetti che era in servizio presso il carcere di Forlì. Così scrisse la religiosa di quel periodo: «Con la discesa delle truppe tedesche in Italia, dopo l’8 settembre 1943, cominciò per noi un vero calvario. Agli albori della primavera 1944 avemmo l’incarcerazione di tantissimi innocenti, tra cui molti sacerdoti, tutti responsabili di soli atti di carità (…) Il povero Tonino doveva stare chiuso in cella ammanettato, senza sedersi nè sdraiarsi, senza bere e senza mangiare fino a che non si fosse deciso a rivelare tutto e tutti. Era sorvegliato da due militi, alla sua cella era vietato avvicinarsi. Solo un detenuto venne adibito alle pulizie con l’incarico di ritirare il “vaso”.

I “vasi” erano molto alti, molto capaci, ed il detenuto due volte al giorno ritirava quello di Tonino per pulirlo e poi riportarlo. Quel vaso divenne l’unico mezzo per passare nutrimento e fare da collegamento fra noi e lui. Due volte al giorno preparavamo dei cordiali: due uova sbattute in brodo ristretto che la famiglia ci procurava col solito sistema. Mettevano il cordiale in una bottiglia che facevamo sparire dentro la camicia del detenuto addetto il quale bussava alla nostra porta, con la scusa di portare roba occorrente. Prendeva poi il vaso per pulirlo e quindi introduceva la bottiglia riportando tutto in cella. Spazzoli appena richiusa la porta, aiutandosi con le mani ammanettate, estraeva la bottiglia, toglieva il tappo con i denti, quindi beveva tutto il contenuto rimettendo il vuoto. Con lo stesso sistema mandavamo i farmaci per tenerlo su, in maniera che nutrito e curato, trovasse forza per resistere e tacere. Così per molti giorni che sembrarono anni. Il detenuto quando veniva a prendere e riportare la bottiglia ci diceva: Sorelle noi moriremo tutti e quattro insieme! E per miracolo sfuggimmo a questa morte! Intanto, nonostante le terribili battiture, Tonino rimaneva di sasso. Il giorno che fu accompagnato a vedere suo fratello Arturo, fucilato e impiccato in piazza Saffi, allorché gli intimarono di parlare per non fare la stessa fine, con fermezza dichiarò di non aver nulla da dire. A notte dello stesso giorno fu prelevato ed ucciso nei pressi di Coccolia. I nostri sacrifici non valsero a salvarlo!».

Potrebbe essere sufficiente questa testimonianza per delineare la figura di Antonio Tonino Spazzoli, tuttavia sarebbe ingiustamente taciuto qualsiasi riferimento a una vita piena e complessa che lo mise in evidenza a Forlì, dove la famiglia si trasferì nel 1911, proveniente da Coccolia (RA). Giovanissimo divenne segretario del Comitato circondariale giovanile repubblicano. Fu poi un convinto interventista e volontario, partecipando alla guerra contro l’Austria in cui si guadagnò una medaglia di bronzo e tre croci di guerra. Questa esperienza lo portò a diventare sostenitore di Mussolini, al cui quotidiano «Il Popolo d’Italia» inviò corrispondenze da Forlì nel 1917, nonché partecipante, insieme a un gruppo di giovani forlivesi, al famoso comizio di piazza Belgioioso a Milano, dove Mussolini sottolineò posizioni repubblicaneggianti e rivoluzionarie, antisocialiste e anticlericali. Partecipò alla liberazione di Fiume da parte di Gabriele D’Annunzio e alla costituzione delle Avanguardie repubblicane a Forlì. Con la Marcia su Roma, in un momento in cui ci fu un riavvicinamento degli ex combattenti, in gran parte repubblicani, verso Mussolini per le sue dichiarazioni antimonarchiche, Spazzoli si pose al comando di arditi e legionari fiumani col compito, una volta che lo stesso Mussolini avesse instaurato la Repubblica, di occupare la caserma dei carabinieri di corso Mazzini. Furono sufficienti poche settimane per capire che le promesse di Mussolini di costituire una Repubblica non avevano alcun fondamento, tanto è vero che, proprio a Forlì, pochissimi giorni dopo, le squadre fasciste cacciarono dal Comune il sindaco Giuseppe Gaudenzi e la Giunta repubblicana liberamente eletta. Spazzoli diventò allora più che mai attivo nella lotta antifascista e nell’organizzazione degli ex combattenti del movimento “Italia libera” che fu costituito nel 1925. Subì un primo arresto e fu condannato a un anno di reclusione. Il regime iniziò a perseguitarlo e lo schedò come antifascista nel Casellario Politico Centrale. Successivamente, pur mantenendo sentimenti ostili al regime, cercò di celare la sua militanza “sovversiva” dedicandosi anche all’attività imprenditoriale.
Elio Santarelli (1927 – 2005), storico forlivese dedicò alla figura di Tonino Spazzoli diversi articoli pubblicati sul «Pensiero Romagnolo» n. 31 e 32 (7 e 14 settembre 1974) nei quali mise in evidenza il suo agire in quegli anni.

Scriveva Santarelli: «Il 30 ottobre 1933 Spazzoli è chiamato negli uffici della Questura di Forlì e interrogato. E’ dinanzi a un funzionario che “per delega dell’Ill.mo Sig. Questore” gli contesta come “il mattino del 28 corrente, in via Diaz, essendosi incontrato con un Reparto di Fascisti inquadrati muniti di gagliardetto omise di rendere il saluto il che tu interpretato come un atto di protesta”. Egli rispose che effettivamente vide il reparto in marcia, ma che essendo soprappensiero, passò oltre senza salutare. L’affermazione convinse l’ingenuo commissario (per la storia, Ulisse Santoro) il quale tuttavia rimproverò Spazzoli con fare paternalistico ricordandogli “come sia sommamente doveroso per ogni buon italiano e corretto cittadino salutare i gagliardetti fascisti anche se consistenti in semplici fiamme portati da reparti inquadrati, tenuto presente che essi rappresentano la Patria rinnovata”».

«È proprio in questo periodo che contro Leandro Arpinati (1892 – 1945)”, sono ancora parole di Santarelli, “non più Sottosegretario agli Interni, non più Presidente della Federazione del Calcio, si intensificano le indagini della polizia. La sua casa alla Malacappa, a pochi chilometri da Bologna, è sotto il controllo della polizia che prende nota di coloro che entrano da Arpinati. Le automobili vengono schedate dal numero di targa e denunciati i loro proprietari. Lo stesso capita ai suoi più intimi amici che vengono controllati e pedinati nei loro spostamenti. Tonino Spazzoli, per esempio, viene segnalato di passaggio “a lmola, a bordo di una macchina recante la targa FO5447. Era seguito da altra autovettura targata FO 4755. Dopo breve sosta in Imola, si diresse a Bologna”. (Da una riservata-raccomandata dell’Ispettore generale di P.S. Giuseppe D’Andrea al Questore di Forlì). È evidente che, dopo tali minuziose indagini, la polizia voleva oramai giungere alle strette e mettere fuori del gioco il gruppo arpinatiano, che aveva nello Spazzoli uno dei più autorevoli rappresentanti. “L’amico Tonino Spazzoli, un repubblicano forlivese di grande coraggio, batte la Romagna – scrisse a tale proposito Guido Nozzoli – per sollevare gli scontenti con quel vento di fronda. E sogna non so quali associazioni repubblicane capeggiate dal proconsole in disgrazia”».

La Questura di Forlì, intanto, il 18 agosto 1934 invia una “Urgente al locale Prefetto” Dino Borri (1885 – ?). Nell’essenziale si precisa che nel “Capoluogo da tempo esiste un gruppo d’individui, ferventi arpinatiani, che ostacola l’affermazione del sentimento Fascista e lo sviluppo delle Organizzazioni del Regime”. Segue un elenco di sette persone, fra le quali primeggia la figura di Spazzoli, definito “uno dei pericolosi oppositori del Regime”. Se ne traccia un breve pepato profilo, per concludere che “in questi ultimi tempi …” lo “si vedeva spesso seduto al Gran Bar, in questa Piazza A. Saffi, censurando con altri beghisti …, i provvedimenti e le direttive delle Autorità e delle gerarchie Fasciste. Dopo la caduta dell’ex deputato Arpinati Leandro, verso il quale è legato da vincoli di amicizia, in alcune occasioni, non ha mancato di tacciare S.E. [Achille] Starace [Segretario del P.N.F., ndr] d’incapacità, facendo a lui risalire la colpa delle dimissioni di detto ex deputato”. Il che era in gran parte vero. “Pertanto, termina la Relazione, … denunzio a V.E. per l’assegnazione al confino di polizia Spazzoli Antonio, assieme ad altri quattro, essendosi rivelati con la loro condotta, pericolosi all’Ordine Nazionale dello Stato …”.

Tre giorni dopo si riunisce a Forlì la Commissione istituita per l’assegnazione del confino della quale è presidente il Prefetto Borri e pronuncia a carico di Spazzoli l’assegnazione del medesimo al confino di polizia per la durata di anni uno con la seguente motivazione: “Elemento fazioso da qualche tempo ha mantenuto contatti di natura sospetta e si è fatto notare per apprezzamenti sfavorevoli circa i provvedimenti e le direttive delle Autorità governative e delle Gerarchie Fasciste con grave pregiudizio del prestigio delle Autorità stesse, rendendosi, così, responsabile di attività diretta a contrastare l’azione dei poteri dello Stato”.
Invitato a discolparsi, Spazzoli aveva detto di essere stato “repubblicano, ma dopo l’avvento al potere del fascismo” di essersi disinteressato di politica, pur essendo ora “un ammiratore delle teorie fasciste”. A proposito di Arpinati, conferma di averlo, sì, incontrato “varie volte” ma senza aver “mai parlato di politica”. È evidente che nessuno crede a queste affermazioni che qualsiasi accusato tuttavia avrebbe avanzate per un estremo tentativo di salvezza; per cui non gli rimane che preparare le valigie per il lungo viaggio verso Pomarico in quel di Matera (Lucania)».

Dopo la caduta di Mussolini, in unione a elementi di tendenze socialiste-repubblicane guidati dall’avvocato santasofiese Torquato Nanni, fonda l’ULI (Unione dei Lavoratori Italiani). Nei giorni seguenti all’armistizio, Spazzoli fu tra i membri fondatori del Fronte Nazionale, un organismo politico formato dagli aderenti dell’ULI e del PCI sorto con lo scopo di costituire e organizzare formazioni partigiane. Collaborò con il CLN provinciale forlivese e si prodigò per la diffusione della stampa clandestina del suo Partito, oltre alla raccolta di armi. Riuscì abilmente a far porre in salvo alcuni alti ufficiali inglesi fuggiti dai campi di concentramento italiani all’indomani dell’8 Settembre 1943 e rifugiatisi alla Seghettina (Bagno di Romagna), facendogli attraversare, nonostante ostacoli notevolissimi, le linee del fronte italiano ben lontane dalla Romagna, attuando una nuova e straordinaria “Trafila”, altrettanto coraggiosa e temeraria di quella che nel 1849 permise di salvare Giuseppe Garibaldi e il capitano Leggero.

Tonino Spazzoli divenne membro dell’ORI (Organizzazione della Resistenza Italiana) dove iniziò la sua attività di coordinamento di un servizio d’informazioni via radio tra la missione alleata “Zella” e l’OSS (Office of Strategic Services, antesignana della CIA) della 5a Armata americana, scopo della quale fu mantenere il contatto con le formazioni partigiane romagnole.
Venne arrestato una prima volta nel maggio del 1944 ma riuscì a fuggire e a raggiungere i partigiani sul Passo del Carnaio (Bagno di Romagna). Il 6 (o il 7) agosto, dopo una breve sosta nella propria abitazione, venne nuovamente arrestato dai tedeschi (o da elementi della Polizia della RSI) e rinchiuso nel carcere di Forlì, molto probabilmente in seguito alla delazione del marconista della missione “Zella”, che, catturato a sua volta, non resistette alle torture subite.

Intanto suo fratello minore Arturo (1923 – 1944), anch’egli partigiano nel Battaglione “Corbari” fu ucciso dai fascisti del Battaglione “IX Settembre” il 18 Agosto 1944 sul Monte Trebbio (Modigliana) e il cadavere impiccato in Piazza Saffi, a Forlì, insieme a quelli di Silvio Corbari (1923 – 1944), Adriano Casadei (1922 – 1944) e Iris Versari (1922 – 1944). Gli stessi partigiani avevano tentato vanamente di progettare un piano proprio per liberare Tonino dalla prigionia.
Per cercare di fiaccare il suo morale, la sera del 19 Agosto 1944, i fascisti lo portarono dinanzi al corpo del fratello, pendente da un lampione della piazza. Visto inutile anche questo tentativo, gli aguzzini capirono che da lui non avrebbero ottenuto niente e decisero perciò di sopprimerlo. Fu così condotto in auto nei pressi di Coccolia e qui ucciso a raffiche di mitra lungo la strada. Il corpo senza vita fu fatto scivolare lungo il sottostante fiume Ronco.

Sepolto nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero monumentale di Forlì, riconosciuto come partigiano nel Battaglione “Corbari”, alla sua Memoria è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Volontario della prima guerra mondiale, mutilato e pluridecorato al valor militare, fu nella guerra di Liberazione organizzatore audace, sereno e cosciente e diede vita e diresse formazioni partigiane fedeli continuatrici delle più fulgide tradizioni. I più audaci colpi di mano, i più rischiosi atti di sabotaggio, le più strenue azioni di guerriglia lo ebbero primo fra i primi, di esempio a tutti per coraggio, valore e sublime sprezzo del pericolo. Arrestato una prima volta e riuscito ad evadere si arruolava in un battaglione partigiano continuando senza sosta nella sua attività che mai dette tregua all’avversario. Caduto ancora nelle mani del nemico durante l’espletamento di una missione rischiosa affidata al suo leggendario coraggio, subiva sevizie atroci e martirii inenarrabili senza nulla rivelare che potesse tradire la causa. A compimento della sua eroica esistenza tutta dedicata alla Patria, cadeva sotto i colpi degli sgherri nemici che barbaramente lo trucidarono”.
Un cippo con l’immagine del suo volto sofferente, ma non domo, realizzata in bronzo dallo scultore Giuseppe Casalini (1897 – 1957) è stato posto sul luogo preciso dove Tonino Spazzoli. Sul cippo è incisa la seguente epigrafe:

QUI
PIOMBO TEDESCO
FERMO’ IL CUORE
MA NON PIEGO’ L’ANIMA
DI TONINO SPAZZOLI
IMPETUOSO D’AZIONE
PUR DAVANTI
ALLA FORCA DEL FRATELLO
E ALL’AGONIA DEL PAESE
E
NEL TORMENTO DEI CEPPI
REPUBBLICANAMENTE
IMMUTATO
19 AGOSTO 1944.

Articolo di Staff 4live.



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Progetto di invaso a Bagno di Romagna, il sindaco risponde alla minoranza

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L'amministrazione comunale risponde all’interrogazione consiliare del gruppo di minoranza “Insieme per il Futuro” sul progetto di invaso soprastante Bagno di Romagna.

"Ci pare in primo luogo necessario - scrive...

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domenica 16 agosto 2020

Incidente sulla E45, coinvolti due veicoli

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Un tratto della strada statale 3 bis "Tiberina", itinerario E45, è stata temporaneamente chiuso al traffico in direzione sud/Toscana a causa di un incidente al km 206, all’altezza di Mercato Saraceno (FC) intorno alle 11.45...

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venerdì 14 agosto 2020

Bagno di Romagna, Buonguerrieri (Fratelli d’Italia): “Un errore chiudere la piscina coperta"

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 “L’unica certezza è che la piscina coperta di Bagno di Romagna chiuderà. Per il futuro, invece, le certezze non esistono: l’amministrazione comunale non ha un reale progetto sul nuovo polo sportivo e scarica la...

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mercoledì 12 agosto 2020

“Letture sotto le stelle” con Eraldo Baldini, Roberto Mercadini e altri grandi autori

“Letture sotto le stelle” con Eraldo Baldini, Roberto Mercadini e altri grandi autori

Prende il via a Bagno di Romagna la rassegna letteraria “Letture sotto le stelle”, sei serate di incontri con l’autore in programma dal 18 agosto fino al 17 settembre.

“Abbiamo voluto dar vita ad una rassegna di...

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Manutenzione straordinaria, divieto temporaneo di transito sulla Strada dei Mandrioli

Manutenzione straordinaria, divieto temporaneo di transito sulla Strada dei Mandrioli

Sono stati recentemente consegnati alla ditta incaricata della loro realizzazione i lavori di manutenzione straordinaria della S.P. n.142 dei Mandrioli nel comune di Bagno di Romagna.

I lavori,  finalizzati ad eliminare il...

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martedì 11 agosto 2020

Bagno di Romagna, alle terme in cerca di relax anche Marisa Laurito

Bagno di Romagna, alle terme in cerca di relax anche Marisa Laurito

Marisa Laurito, uno dei volti più amati nel panorama televisivo italiano – la popolare attrice napoletana, che ricordiamo esordì giovanissima con la Compagnia teatrale di Edoardo De Filippo nella commedia “Le bugie con le...

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Vive a Fusignano ma nata e cresciuta a Bagno di Romagna, Michelina nuova centenaria

Vive a Fusignano ma nata e cresciuta a Bagno di Romagna, Michelina nuova centenaria

Fusignano in provincia di Ravenna ha una nuova centenaria: lunedì 10 agosto presso la casa di riposo "Giovannardi e Vecchi" la signora Michelina Grifoni ha festeggiato il secolo di vita.  Michelina è nata a Bagno di...

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Il Teatro delle Terme riparte con “L’incantesimo degli Gnomi”

Il Teatro delle Terme riparte con “L’incantesimo degli Gnomi”

Mercoledì 12 agosto a Bagno di Romagna torna la rassegna “Teatro delle Terme” curata da Nata Teatro. Alle ore 21:00 al Padiglione delle Fonti va in scena “L’incantesimo degli Gnomi” della compagnia “Teatro...

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lunedì 10 agosto 2020

In crescita le imprese straniere attive nel primo semestre 2020

I dati Infocamere-Movimprese relativi al 1° semestre 2020 rilevano per il territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) una crescita delle imprese straniere attive, in linea con la variazione regionale e superiore all’incremento nazionale. Aumentano le imprese straniere nei principali settori economici: costruzioni, commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone; in calo solo manifattura e trasporti. Ottima la performance delle società di capitale.

Al 30 giugno 2020 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 7.957 imprese straniere attive, che costituiscono l’11,3% del totale delle imprese attive (12,5% in Emilia-Romagna e 10,8% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2019, si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,2%, in linea con la variazione regionale (+2,3%) e superiore all’incremento nazionale (+1,9%).

I principali settori economici risultano, nell’ordine: costruzioni (33,5% delle imprese straniere), commercio (30,6%), alloggio e ristorazione (9,1%), industria manifatturiera (7,4%), altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (4,8%), trasporti (3,4%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,4%). In termini di variazione annua si registra un aumento nelle costruzioni (+2,4%), nel commercio (+1,5%), nell’alloggio e ristorazione (+2,0%), nelle altre attività di servizi (+8,2%) e nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (+5,5%); diminuzioni si riscontrano, invece, nel manifatturiero (-1,0%) e nei trasporti (-0,7%).

Le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori costruzioni (25,6%), commercio (14,6%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (12,9%), trasporti (12,1%), altre attività di servizi (11,6%), industria manifatturiera (9,9%) e alloggio e ristorazione (9,8%).
Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese straniere sono imprese individuali (80,7% del totale), alle quali seguono, ben distanziate, le società di capitale (11,6%) e le società di persone (7,1%), nel confronto con l’anno precedente crescono tutte e tre le forme giuridiche, in particolar modo le società di capitale (+9,9%).

La crisi dei sistema imprenditoriale, causata dalla pandemia in atto, ha avuto effetti diffusi su tutte le tipologie di imprese comprese quelle cosiddette “straniere”. Effetti che però per il momento non sono ancora evidenziabili in termini di dinamica demografica – dichiara Alberto Zambianchi presidente della Camera di commercio della Romagna -. In proposito, occorre considerare questo incremento un fenomeno sociale significativo e positivo. Innanzi tutto, tale fenomeno esprime l’attrattività dei territori e la capacità di produrre ricchezza e valori. Inoltre, le imprese guidate da stranieri rappresentano, non solo un fattore di benessere economico e sociale per le famiglie di provenienza, ma sono anche un fattore di integrazione importante, con ricadute economiche e sociali positive. È necessario, però, che la propensione imprenditoriale dei cittadini stranieri sia opportunamente guidata e accompagnata da politiche idonee a consentirne lo sviluppo in un contesto di integrazione, legalità e trasparenza“.

Le imprese straniere: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 30 giugno 2020 in provincia di Forlì-Cesena si contano 3.616 imprese straniere attive, che costituiscono il 9,9% delle imprese attive provinciali (12,5% in Emilia-Romagna e 10,8% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2019, si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,6%, superiore sia all’incremento regionale (+2,3%) sia a quello nazionale (+1,9%).
I principali settori economici risultano le costruzioni (37,2% delle imprese straniere), il commercio (26,2%), l’industria manifatturiera (10,1%), l’alloggio e ristorazione (7,6%), le altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (5,4%) e i trasporti (3,9%).
Rispetto al 30/06/19 crescono le imprese straniere di tutti i principali settori, ad eccezione del manifatturiero (-2,1%): costruzioni (+3,0%), commercio (+1,6%), alloggio e ristorazione (+2,6%), altre attività di servizi (+10,2%) e trasporti (+0,7%).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono i seguenti: costruzioni (24,2%), commercio (11,9%), trasporti (10,9%), altre attività di servizi (10,8%), industria manifatturiera (10,5%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,5%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere prevalgono nettamente le imprese individuali (84,1% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (9,0%) e società di persone (6,4%); in termini di variazione annua crescono sia le imprese individuali (+1,9%), sia le società di persone (+3,6%) che, soprattutto, le società di capitale (+8,6%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali (il 55,0%) si trovano nei Comuni di Forlì (33,4%) e Cesena (21,6%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (8,9%), Forlimpopoli (2,4%) e Bertinoro (1,9%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,2%), e di Savignano sul Rubicone (7,5%), Gatteo (4,5%), San Mauro Pascoli (3,9%), Gambettola (2,6%) e Longiano (1,4%) (”area del Basso Rubicone”, totale 19,8%). A questi vanno aggiunti i Comuni di Meldola (2,1% Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,6% Valle del Montone), Bagno di Romagna (1,2%) e Mercato Saraceno (1,2% entrambi della Valle del Savio). In sintesi, il 55,1% delle imprese straniere attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 44,9% nel comprensorio di Forlì.

I Comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono Gatteo (18,5%), Savignano sul Rubicone (17,0%), San Mauro Pascoli (13,4%), Forlì (11,6%), Gambettola (10,6%) e Cesenatico (10,3%).
In merito, infine, alle nazionalità, Albania (549 imprese), Cina (361), Romania (357), Marocco (320) e Tunisia (199) rappresentano i principali Paesi di provenienza degli imprenditori esteri, raggiungendo il 58,8% del totale straniero. Da evidenziare come più della metà delle imprese albanesi, rumene e tunisine appartengano al settore edile (rispettivamente, 76,5%, 59,1% e 80,9%) e delle imprese marocchine al commercio (59,4%). Maggiore equidistribuzione, invece, per le imprese cinesi, dove non vi è un settore che assorbe la metà delle stesse; nel dettaglio, il 44,0% sono attive nel manifatturiero, il 21,3% nel commercio, il 18,8% nei servizi alle persone e il 14,1% nella ristorazione.

Articolo di Staff 4live.



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Dal ristorante al maneggio, la fattoria di Bagno di Romagna si racconta: "Panorami che incantano"

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Confesercenti di Ravenna e Cesena ha fatto tappa a Bagno di Romagna, precisamente alla fattoria Cà di Gianni. Prosegue il viaggio di Confesercenti alla scoperta delle attività del territorio cesenate, con gli imprenditori che hanno la...

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venerdì 7 agosto 2020

Un servizio particolare per i cantonieri Anas, il cagnolino torna ai legittimi proprietari

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Abituati a supportare e tranquillizzare gli utenti della strada, stavolta i cantonieri dell'Anas hanno svolto un servizio particolare sulla E45.  In particolare Andrea e Franco della squadra del Centro di Diegaro di Cesena hanno ritrovato e...

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Bagno di Romagna, in programma interventi alla rete idrica: possibili disagi

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Prosegue la manutenzione programmata della rete idrica a Bagno di Romagna. I lavori saranno effettuati in 2 fasi: la pima è prevista per lunedì 10 agosto, a partire dalle ore 5 e avrà una durata di circa 3 ore.  L&rsquo...

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Disagi per l'accesso alla Medicina di gruppo, il sindaco incontra il direttore dell'Ausl Romagna

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Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini affronta le criticità di accesso alla Medicina di Gruppo di San Piero in Bagno. "dopo che molti cittadini ci hanno segnalato nelle scorse settimane continui disagi di accesso alla Medicina di...

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giovedì 6 agosto 2020

A Bagno di Romagna contributi ai privati per l'abbattimento delle barriere architettoniche

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L’Amministrazione comunale di Bagno di Romagna sta continuando il proprio impegno nel riconoscere alle famiglie residenti contributi economici per il recupero delle spese sostenute per la realizzazione di opere edili di abbattimento delle...

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mercoledì 5 agosto 2020

Tra i sentieri per ricordare i caduti in guerra, ecco le "Camminate della memoria"

Tra i sentieri per ricordare i caduti in guerra, ecco le "Camminate della memoria"

Ci sono luoghi in cui la storia ha lasciato un segno indelebile, il segno del sangue di chi è morto combattendo da partigiano o come vittima civile di una guerra che stava finalmente per finire: il Comune di Bagno di Romagna, in...

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domenica 2 agosto 2020

Paura in E45, scontro tra due auto: una finisce ruote all'aria

Paura in E45, scontro tra due auto: una finisce ruote all'aria

Paura nella prima mattina di domenica per un incidente stradale avvenuto all'altezza dello svincolo di Cesena Nord, sull'E45, direzione Ravenna. Per cause in fase d'accertamento alle forze dell'ordine, si è verificato uno...

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sabato 1 agosto 2020

Caccia. Castaldini: «Occorre un adeguamento della normativa sul territorio»

«Occorre un adeguamento della normativa sul territorio agro – silvo – pastorale per permettere maggiore equilibrio e laddove c’è necessità la Regione deve intervenire con una sospensione o con una moratoria delle domande in essere e delle nuove richieste delle aziende faunistico venatorie» è il commento di Valentina Castaldini consigliere regionale di Forza Italia. Un adeguamento del territorio e della rispettiva percentuale di azione per la caccia a seconda delle richieste delle rispettive aziende.

«Ho chiesto alla Regione che ponga l’attenzione sull’attuale gestione del territorio con particolare attenzione alle esigenze dei cacciatori con maggior equilibrio rispetto alle esigenze delle aziende faunistico venatorie. Mi sono arrivate – continua l’esponente azzurra – diverse segnalazioni dove viene evidenziata la mancanza di equilibrio negli ATC per le zone cacciabili. Alcuni Comuni, come per esempio Galeata, Civitella di Romagna e Predappio, per i propri territori ricadenti nell’ATC FO6, (ma questo vale anche per Santa Sofia e Bagno di Romagna nell’ATC FO5) non rispetterebbero questo equilibrio a causa di una norma che non valuta la presenza degli ATC nella sua applicazione».

Queste zone, che peraltro registrano già ampi territori dove la caccia è vietata (demanio regionale ex Arf e Parco Nazionale) oggi fanno i conti anche con la presenza di diversi istituti privati che sono già adesso molto alte e nuovi ampliamenti di aziende faunistiche ridurrebbero notevolmente i territori cacciabili.

«Per questo credo sia indispensabile un adeguamento normativo valutando se possa esser utile modificare la modalità di calcolo della percentuale di ripartizione del territorio agro-silvo-pastorale e condividere la necessità di introdurre nel frattempo una sospensione o una moratoria delle domande in essere e delle nuove richieste» la richiesta che Valentina Castaldini, consigliere regionale di Forza Italia, ha rivolto alla Giunta Bonaccini.

Articolo di Staff 4live.



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Rallentatori di velocità in Via Gramsci a San Piero

comunicazione dal sindaco Marco Baccini ai cittadini di san piero   Cari Cittadini, Vi informo che in Via Gramsci a San Piero sono stati p...