sabato 16 giugno 2018

Per i malati invalidi al 100% spese per assistenza a carico di Regione e Ausl: Ragni (FI) lancia la battaglia anche a Forlì

Il servizio sanitario nazionale deve farsi carico totalmente delle cure a favore delle persone affette da malattie croniche e invalidanti al 100% ricoverate in strutture convenzionate, sollevando da spese spesso insostenibili le famiglie dei malati che devono sobbarcandosi il pagamento di rette che arrivano a 2000 – 2500 euro al mese con grave economico. In Italia secondo statistiche recenti oltre 2 milioni di famiglie sono cadute in povertà per aver dovuto sostenere i costi relativi alla cura di congiunti malati cronici non autosufficienti o con disabilità gravi”: a ribadire il concetto è Fabrizio Ragni, coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere comunale degli azzurri a Forlì.
Per esempio, esistono patologie come l’ Alzheimer, la malattia più comune fra le cause di demenza senile, che colpiscono migliaia di persone: 20mila in Emilia-Romagna, 700mila in Italia e 47milioni in tutto il mondo che diventeranno 130 milioni entro il 2050. Cure ed assistenza devono essere gratuite e a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Lo dicono sentenze di tribunale, consiglio di Stato ed anche la Corte di Cassazione che ha stabilito recentemente che i costi per l’assistenza alle persone affette da Alzheimer comprese dei costi del soggiorno in Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) con ricovero a tempo indeterminato, devono essere sostenuti dallo Stato”: elenca Fabrizio Ragni.
Le famiglie si trovano spesso a dover garantire assistenza e cure ai familiari malati con invalidità al 100 senza le necessarie agevolazioni dalla Sanità. Per questo molte persone rinunciano al servizio pubblico e ricorrono al ricovero in cliniche o case di riposo private.
Molti cittadini non conoscono quali sono i loro effettivi diritti in materia di cure sanitarie. Inoltre, il ricorso ai servizi sanitari pubblici è in certi casi scoraggiato da prassi e consuetudini di servizi che, talvolta, ignorano o male interpretano le leggi vigenti. A nostro parere il diritto alle cure sanitarie con particolare riferimento ai malati cronici non autosufficienti adulti e anziani ed alle persone disabili al 100% deve essere fatto rispettare alla lettera”: spiega Fabrizio Ragni.
L’esponente di Forza Italia cita la battaglia intrapresa dal consigliere Giacomo David Camagni, della lista “Unica Alternativa (sostenuta dal centrodestra), che a Bagno di Romagna ha ricordato alle istituzioni che i malati di Alzheimer non autosufficienti ricoverati in Rsa che necessitano di prestazioni sanitarie non devono pagare la retta che dev’essere a carico del Servizio sanitario nazionale e non più dei parenti.
“Le cure per i malati di Alzheimer (in Italia si parla di 11miliardi di euro, di cui il 73% a carico delle famiglie) devono essere gratuite e a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Come ha ribadito con sentenza il Tribunale civile di Roma che, dando ragione alla figlia di un anziano, ha condannato la Regione a risarcire la donna per le spese sostenute nel periodo in cui il padre era stato ricoverato, ovvero 10 anni. Ed i giudici che hanno confermato che i costi per l’assistenza dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer devono essere interamente a carico del Sistema sanitario nazionale, senza gravare su pazienti e familiari. Con risarcimento retroattivo”: insiste Fabrizio Ragni.
Nella nostra provincia il tribunale si dovrà esprimere su un caso simile – a San Piero in Bagno – in prima udienza il prossimo 10 settembre, dopo che un gruppo di ospiti non autosufficienti di una Casa protetta è ricorsa alla magistratura affinché venga riconosciuto il loro diritto a non corrispondere alcuna retta vedendosela invece sostenuta dal servizio sanitario nazionale.
Mi impegno personalmente a fornire tutte le informazioni del caso alle famiglie con malati di Alzheimer o altre malattie invalidanti al 100% che necessitano di prestazioni sanitarie ricoverati in Rsa. Non devono pagare alcuna retta e tocca invece allo Stato ed il Servizio Sanitario Nazionale prendersene carico. Ma tocca anche ai Comuni, compreso ovviamente il Comune di Forlì, che concorrono alle spese di ricovero con quota-parte esigere che i soggetti pubblici interessati (Regioni e Ausl) si facciano totalmente carico delle spese, liberando così risorse utili e da reinvestire in beni e servizi per la città”: conclude il coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere comunale degli azzurri a Forlì.
Inoltre, Fabrizio Ragni annuncia un question time a tema: “Il Comune di Forlì deve essere il primo ente pubblico a informare i cittadini dei loro diritti e aiutarli a non pagare più nulla nel caso abbiano parenti affetti da malattie croniche e invalidanti al 100%”.

Articolo di Staff 4live.



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