mercoledì 15 agosto 2018
Alice Buonguerrieri - ESTENSIONE DEL PARCO NAZIONALE: UNA VISIONE DIVERSA DA QUELLA DEL PD
ESTENSIONE DEL PARCO NAZIONALE: UNA VISIONE DIVERSA DA QUELLA DEL PD. Pubblico di seguito le mie riflessioni fatte a seguito di un interessante post dell'amico Marcelli, commentato fra gli altri, da Baccini.
Spero, con il mio contributo, di non "rovinare" il ragionamento fatto tutto in casa PD (originato da riflessioni meritevoli di attenzione dell'amico Marcelli e commentato da Baccini) ma il tema, le riflessioni ed i commenti sono stimolanti per cui con piacere dirò anche io la mia.
Caro Paolo, con il consueto rispetto che contraddistingue ogni nostro scambio, consentimi di dissentire da ciò che dici. Non potrò essere puntuale come te nei ragionamenti perché non sono un tecnico.
Mi sono però data da fare in questo tempo e, per comprendere bene l'argomento, oltre ad aver approfondito la normativa riguardante il Parco, ho chiesto un aiuto dal punto di vista tecnico a tuoi colleghi.
Per questo riaffermo che il progetto estensione Parco, così come era stato previsto da questa amministrazione, avrebbe creato solo ulteriori limiti alla nostra gente.
Come tu sai meglio di me (tralasciando allo stato tutte le pesanti ripercussioni che dall'estensione Parco sarebbero derivate alle attività agricole e venatorie) dal punto di vista della vivibilità del territorio da parte dei cittadini, l'inserimento di un territorio all'interno di un vincolo del paesaggio (come lo è un parco) comporta automaticamente il rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 42/2004 inerente al codice dei Beni culturali e del paesaggio.
Con tale vincolo OGNI INTERVENTO SUL TERRITORIO, inclusi gli interventi sui fabbricati pubblici e privati compresi nel vincolo, è soggetto al rilascio di autorizzazione paesaggistica che presuppone il nulla osta della Soprintendenza ai monumenti di Ravenna procedura, come è noto a tutti, macchinosa e limitativa della libertà del fare.
Tale inserimento avrebbe quindi “mummificato” le zone coinvolte perché i vincoli paesaggistici hanno questo scopo.
Come ho già avuto modo di dire in altre sedi, un Comune nel quale la gente vive e lavora anche con il turismo non può "suicidarsi" andando a chiedere l'inserimento in una zona di tutela di tale portata.
Se ci sono parti del territorio comunale o edifici, fuori dal parco, di particolare pregio architettonico, questi possono essere tutelati con gli strumenti della pianificazione comunale.
Basta farla bene, con un poco di testa e CULTURA.
Purtroppo anche su questo punto, per colpa della "cultura" politica di sinistra regionale, stiamo vedendo di tutto, anzi il peggio di tutto.
Prima il PRG con i PP, i PIP, i PeeP, poi il PSC con il POC, il RUE, i PIO, i PUA.
Poi contrordine compagni si cambia con la nuova legge urbanistica regionale voluta da Bonaccini, via il PSC, che sembrava il massimo della scienza urbanistica, e avanti con il PUG.
Insomma come in una nota canzone "non te regghe più" per cui avanti popolo alla riscossa !!! (passami la battuta il 15 di agosto!).
Ti saluto dicendo che alla gente non credo interessino tante filippiche, la gente si fa domande pratiche e semplici, del tipo: posso pulire il fosso? posso tagliare un albero? posso pulire un greppo? posso aprire una porta? posso ristrutturare casa? Posso recintare la mia proprietà? Posso mettere un’attrezzaia in giardino? Ecco tutte queste semplici attività, che la gente vorrebbe fare senza perder tanto tempo e soldi, all’interno di un Parco, diventerebbero ancora più difficili o impossibili da poter eseguire perché alla burocrazia già esistente se ne aggiunge di ulteriore. E la burocrazia serve solo far perdere tempo, soldi e a creare poltrone.
Caro Marco solo dopo più di 1 anno di approfondimento e vari incontri hai annullato il progetto sulla base di quelle stesse considerazioni che chi si è opposto (in tanti non solo noi) ha elencato in pochi giorni!
Proprio per questo risulta comprensibile che la gente dica che se non ci fosse stata una dura opposizione o l'assegnazione in tuo favore, seppur pro tempore, della poltrona di presidente di Parco, il progetto tanto da te sponsorizzato sarebbe stato realizzato!
Riguardo all'unica critica che ripeti ogni volta e relativa al fatto che io non avrei partecipato ai tuoi incontri ti rispondo semplicemente che non mi pare di averti mai visto agli incontri pubblici che ho organizzato io durante gli anni di opposizione alle politiche di sinistra che hanno sol che pregiudicato il nostro territorio e alle quali da tempo tu hai aderito, né mi pare di aver visto qualcuno dei tuoi.
Ti saluto permettendomi un consiglio: anziché promuovere progetti di estensione Parco o fusione con Santa Sofia o Verghereto, progetti che non compaiono neppure nel tuo programma elettorale e anziché utilizzare la carta intestata del Comune solo per attaccare la sottoscritta, impegna le tue energie per ridare ai nostri ragazzi una scuola degna di questo nome visto che sono ancora obbligati a stare in un container.
Con la speranza di non avervi troppo annoiato vi auguro un buon (ormai terminato) ferragosto.
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