“Gli abbonamenti al trasporto pubblico per studenti passeranno a breve da una validità di 10 mesi a 12 mesi, seguendo le indicazioni della Regione, con relativo aumento di prezzo. I sindaci dei Comuni di Forlì e di Cesena, Drei e Lucchi, annunciano l’erogazione di risorse proprie per bloccare il costo della “Scuolacard” per limitare l’effetto dei rincari sulle tasche delle migliaia di studenti e delle loro famiglie che utilizzano i servizi del trasporto pubblico extraurbano. Ma questo intervento non basta, perché le risorse stanziate sono comunque preventive senza conoscere cioè il numero esatto degli abbonamenti effettivamente venduti, e soprattutto non cancella la scelta della Regione di rimodulare (vedasi aumento dei prezzi, dei biglietti e degli abbonamenti) il sistema tariffario dei trasporti appesantendo gli oneri per studenti e pendolari e penalizzando soprattutto chi vive nei Comuni di montagna e non può disporre di altro mezzo di trasporto che degli autobus”: commenta il capogruppo comunale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Fabrizio Ragni.
L’esponente di Forza Italia chiama in causa direttamente Davide Drei, nel suo ruolo di presidente della Provincia accusandolo di “non aver dato risposta” alla “critiche motivate” dei sindaci di Verghereto, Mercato Saraceno, Bagno di Romagna e Sarsina, che in una lettera aperta inviata pochi giorni fa alla Regione hanno evidenziato il problema di fondo: “La Provincia di Forlì-Cesena ha proposto di calmierare gli aumenti con uno stanziamento di appena 40mila euro, che però è solo una piccola cifra che non può azzerare gli aumenti previsti col nuovo sistema. Emerge dunque con questi provvedimenti la scelta politica del Pd che governa la Regione, assecondata dai sindaci Pd di Forlì e Cesena, di caricare ancora una volta sui piccoli Comuni montani l’onere di costi insostenibili che non possono non produrre effetti (negativi) vista la nota situazione economico-finanziaria degli enti locali, soprattutto quelli, delle località più piccole“: conclude Fabrizio Ragni, che affonda il colpo così: “La Giunta Bonaccini, già in campagna elettorale, promette iniziative a favore della montagna e contro lo spopolamento, ma allo stesso tempo predispone rincari nei servizi essenziali, come il trasporto pubblico, i sindaci di Forlì e Cesena rassicurano le famiglie delle due città e, pur rivestendo ruoli amministrativi di governance più ampi (a capo della Provincia uno e dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio l’altro), in realtà si disinteressano di tutte le altre famiglie dei Comuni limitrofi. L’ennesima prova, ove mai ve ne fosse bisogno, dall’inadeguatezza degli amministratori targati Pd“.
Articolo di Staff 4live.
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